Dico di me




“Ho ammirato per anni le opere dei grandi artisti della tradizione paesaggista e sono stata affascinata dai colori della loro tavolozza, immaginandola ricca di infinite tonalità cromatiche. Lo studio dei grandi maestri del passato (Ruysdael, Turner, Friedrich ecc.) e dei più “recenti” (Fattori, Segantini ecc.) mi ha portato a meditare sull’arte e sulla bellezza della natura che soprattutto la pittura può cogliere così intimamente e rendere così liberamente.
Ancora oggi rimango incantata davanti alla poesia di paesaggi quotidiani di cui tutti possiamo avere esperienza.
Tuttavia non ho mai cercato di riprodurre nei miei quadri la sensazione di un’intima partecipazione allo spazio della natura, nello sterile tentativo di registrarne le variazioni degli elementi alle diverse tonalità atmosferiche.
Io mi riferisco alla natura come lo scenario di eventi incontrollabili, specchio dell’inquietudine dell’animo umano…del mio animo umano”

Dicono di lei >>>
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